"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 15  giugno 2011

 


 

n. 15 °*° Da Hitler a Casablanca via Hollywood  °*° n. 15

cineasti ebrei in fuga dal nazismo

 

 9. Castelli e cunicoli

 

 

 

 


 

Per i rifugiati che riuscirono a superare queste barriere, restava spesso appena sfiorabile e tutt’altro che accessibile il castello kafkiano del sistema degli Studios hollywoodiani: molti passaggî nel “castello” furono tenuti aperti dai cineasti ebrei che arrivarono con ben altre condizioni negli anni Venti, quando Hollywood, proprio per stroncare la concorrenza europea e in particolare tedesca, fece ponti d’oro per registi come Lubitsch, Dieterle, Curtiz, Sternberg, Wyler o Murnau, e attori come Marlene Dietrich e Emil Jannings (che però tornò in Germania divenendo una delle star supreme del cinema di Goebbels). 

 

(da: Francesco Carbone, I vecchi maestri, introduzione a Da Hitler a Casablanca (via Hollywood). Cineasti ebrei in fuga dal nazismo, Edizioni EUT, Trieste 2011)


 

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