"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 15  giugno 2011

 


 

n. 15 °*° Da Hitler a Casablanca via Hollywood  °*° n. 15

cineasti ebrei in fuga dal nazismo

 

 8. Passaporti

 

 

 

 


 

…Eppure l’America non poteva che essere riconosciuta come la sola vera Terra promessa: «non potendola raggiungere si era perduti, condannati, allo stremo in una giungla di consolati, posti di polizia ed uffici governativi, dove i visti venivano rifiutati ed i permessi di lavoro e di soggiorno non si potevano ottenere; una giungla di campi profughi, di burocratici nastri rossi di solitudine, nostalgia di casa, indifferenza che fa avvizzire. Come di solito in tempo di guerra, paura e tormento, il singolo aveva cessato di vivere: una sola era la cosa che contava, un passaporto valido» (ERICH MARIA REMARQUE, The night in Lisbon). Erich Maria Remarque era stato messo al bando dai nazisti per Niente di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues, 1929), emigrato negli Stati Uniti nel 1939.

(da: Francesco Carbone, I vecchi maestri, introduzione a Da Hitler a Casablanca (via Hollywood). Cineasti ebrei in fuga dal nazismo, Edizioni EUT, Trieste 2011)


 

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