"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 15  giugno 2011

 


 

n. 15 °*° Da Hitler a Casablanca via Hollywood  °*° n. 15

cineasti ebrei in fuga dal nazismo

 

 7. Il mio campo

 

 

 

 


 

Sia in Europa che negli Stati Uniti, Hitler era ancora percepito come una minaccia vaga e relativa, se non addirittura come un possibile alleato, la cui aggressività poteva essere machiavellicamente rivolta contro il comune nemico comunista. Ancora sotto il trauma della catastrofica Grande Guerra, ci si trattenne fino alla fine nel bisogno di non capirlo: «Mah, ho letto quel suo libro, Il mio campo… una specie di elogio della vita all’aria aperta, mi pare…», dice alle soglie della guerra l’aristocratico inglese al rifugiato Adam Belinsky nello stupendo Fra le tue braccia (Cluny Brown, 1946) (Fig. 6 - Fotogramma da “Fra le tue braccia” di Ernst Lubitsch). Belinsky (Charles Boyer) fu il caso più felice di “ebreo travestito da qualcos’altro” del cinema di Hollywood, quando l’ebreo era diventato innominabile in qualunque film prodotto non solo in America ma nel mondo.

 

(da: Francesco Carbone, I vecchi maestri, introduzione a Da Hitler a Casablanca (via Hollywood). Cineasti ebrei in fuga dal nazismo, Edizioni EUT, Trieste 2011)

 


 

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