"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 15  giugno 2011

 


 

n. 15 °*° Da Hitler a Casablanca via Hollywood  °*° n. 15

cineasti ebrei in fuga dal nazismo

 

 18. Due storie, una storia

 

 


  

È un fatto che l’unica storia degli ebrei del cinema che cercano di sfuggire allo sterminio è stata per lo più raccontata come se fossero due storie: Wilder, come Zinnemann, Preminger, Curtiz, Dieterle e tanti altri, sono di solito considerati registi “americani” quando si pensa a The Hunchback of Notre Dame, Laura, The Apartment, High Noon,o Casablanca; sono invece “europei” (e magari “ebrei”) quando si pensa per esempio a Menschen am Sonntag (Uomini di domenica, 1930: è il film, girato a Berlino, a cui lavorarono insieme i giovani Robert e Kurt Siodmak, Zinnemann, Wilder, Ulmer e altri. Cfr. LEONARDO GANDINI, Billy Wilder), e in genere al loro lavoro in Europa per l’Ufa, la Nero Film o per le produzioni teatrali di Max Reinhardt.

 

(da: Francesco Carbone, I vecchi maestri, introduzione a Da Hitler a Casablanca (via Hollywood). Cineasti ebrei in fuga dal nazismo, Edizioni EUT, Trieste 2011)

 


 

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