"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 15  giugno 2011

 


 

n. 15 °*° Da Hitler a Casablanca via Hollywood  °*° n. 15

cineasti ebrei in fuga dal nazismo

 

 16. Il disastroso indirizzo 

 

 

 


 

In Cacciatore bianco cuore nero (White Hunter Black Heart, Clint Eastwood, 1990) si racconta la preparazione de La Regina d’Africa (The African Queen, 1951): discutendo della sceneggiatura, il rodomontesco John Huston dice a un certo punto al produttore: «Sei un caso scandaloso. Hai assistito alla disintegrazione culturale dell’Europa centrale e nonostante questo ti ostini a seguire lo stesso disastroso indirizzo che portò Hitler a soggiogare l’Europa, che causò la seconda guerra mondiale e la bomba atomica…». Il produttore de La regina d’Africa era l’ebreo galiziano Sam Spiegel (1901- 1985), emigrato poco prima dell’Anschluss in Messico e da lì, l’anno seguente, negli Stati Uniti. L’ebreo Spiegel è accusato da Huston di essere troppo remissivo nei confronti delle attese del pubblico innamorato dei finali felici. Poco prima la stessa accusa l’aveva fatta allo sceneggiatore Peter Viertel, ebreo a sua volta. Nel loro amore per l’happy end i due ebrei appaiono dunque più americani dell’americano (di origini irlandesi) Huston. Cacciatore bianco cuore nero è la riduzione del racconto autobiografico di Peter Viertel, figlio di Salka e Berthold Viertel, il cui salotto a Santa Monica fu il centro più vitale e prestigioso dell’emigrazione, non solo ebraica, che aveva trovato rifugio in California.

 

(da: Francesco Carbone, I vecchi maestri, introduzione a Da Hitler a Casablanca (via Hollywood). Cineasti ebrei in fuga dal nazismo, Edizioni EUT, Trieste 2011)

 


 

torna su

 

 

torna a