"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13 settembre 2007

 


 

n. 13 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 13

 

 

 

59. Centrifugo centripeto

 

 

 

 


 

AMLETO - …e sia lodato l'impulso, perché, diciamolo, l'irruenza talvolta serve, quando i calcoli profondi vacillano.

(Atto V, sc. 2)

 

«Ma senza una buona dose di demenza, nessuna iniziativa, nessuna impresa, nessun gesto.»

(E. M. Cioran, La tentazione di esistere)

 

Si può impazzire schizzando fuori da sé verso l’atto, come don Chisciotte che assalta i mulini o Napoleone e Hitler che invadono la Russia, precipitando in una demenza che dunque ha bisogno dello scenario del mondo e di applausi da fermare nel marmo di mausolei mastodontici; si può impazzire collassando in dentro, ripiegandosi centripeti al di qua di qualunque azzardo di atti. Amleto è entrambe queste follie. S’inibisce e si scatena – istericamente, non ha centro: non sa offrire la via di mezzo la misura e la discrezione ad altri che a degli attori. Solo nel teatro, quando fa il regista, si ricompone in una misura di finzione accurata, dunque vera.


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