"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13 settembre 2007

 


 

n. 13 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 13

 

 

 

37. Mon frêre

 

 

 


 

ORAZIO - …calcoli sbagliati che ricadono sulla testa di chi li ha fatti…

(Atto V, sc. 2)

 

 

È che «il ribrezzo che dovrebbe spingerlo alla vendetta è sostituito in lui da autorimproveri, scrupoli di coscienza, i quali gli rinfacciano che egli stesso, alla lettera, non è migliore del peccatore che dovrebbe punire» (S. Freud, L’interpretazione dei sogni).

Claudio potrebbe chiamare Amleto come Baudelaire il lettore: “mon frêre, hypocrite!...” – siamo infatti a una corte di cavillatori, capziosi e anatomisti del capello… la differenza evidente di eleganza a favore del principe orfano non dovrebbe cancellare il dato… Polonio, Amleto e Claudio ruminano lo stesso sentenziario, la stessa casistica causidica però capziosa… - e proprio questi busillis incrociati complottano affinché il caso scada a caos, a catastrofe e pochade del qui pro quo, col fioretto e il bicchierozzo che finiscono in mani e bocche sbagliate, con tanto di perla andata di traverso, per non dire dell’arazzo bucato al volo già credendo di ammazzare un altro.


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