ORAZIO -
…calcoli sbagliati che ricadono sulla testa di chi li ha fatti…
(Atto V, sc. 2)
È che «il ribrezzo che dovrebbe
spingerlo alla vendetta è sostituito in lui da autorimproveri,
scrupoli di coscienza, i quali gli rinfacciano che egli stesso, alla
lettera, non è migliore del peccatore che dovrebbe punire» (S.
Freud, L’interpretazione dei sogni).
Claudio potrebbe chiamare Amleto
come Baudelaire il lettore: “mon frêre, hypocrite!...” – siamo
infatti a una corte di cavillatori, capziosi e anatomisti del capello…
la differenza evidente di eleganza a favore del principe orfano non
dovrebbe cancellare il dato… Polonio, Amleto e Claudio ruminano lo
stesso sentenziario, la stessa casistica causidica però capziosa… - e
proprio questi busillis incrociati complottano affinché il caso scada
a caos, a catastrofe e pochade del qui pro quo, col fioretto e il
bicchierozzo che finiscono in mani e bocche sbagliate, con tanto di
perla andata di traverso, per non dire dell’arazzo bucato al volo già
credendo di ammazzare un altro.