«Lo stato di salute del corpo
dipendeva dal «temperamento» o «incarnato», vale a dire dalla
proporzione dei quattro umori corporali: sangue, flemma, bile e bile
nera. Il pubblico shakespeariano, vedendo comparire Amleto in
abiti neri ad un ricevimento di corte, desumeva immediatamente che
il personaggio doveva soffrire di un eccesso di melanconia o bile
nera e si aspettava pertanto un soliloquio carico di odio per la
vita e specchio di una visione nauseata del mondo. La melanconia era
considerata un malessere fisiologico oltre che emotivo e mentale,
perciò quando ad essa in Amleto si aggiunge la follia, non
sorprende che non gli sia facile stabilire i confini tra l’una e
l’altra.»
(N. Frye, Shakespeare,
Torino 1990)