Amleto - Forza!
Gracchia il corbaccio un mugghio di vendetta.
(Atto III, sc.
2)
«Nell’Amleto tuttavia
esistono tre cerchi concentrici che si sviluppano intorno al dramma
della vendetta. Al centro troviamo Polonio assassinato da Amleto e
vendicato da Laerte. Intono c’è l’azione primaria del dramma: Amleto
padre assassinato da Claudio e vendicato. E intorno ancora, a fare da
sfondo, la storia di Fortebraccio padre, ucciso da Amleto padre in
duello il giorno in cui nacque Amleto figlio. All’inizio del dramma il
giovane Fortebraccio sta organizzando la propria vendetta in
Danimarca, Claudio riesce a sottrarsi all’attuazione della minaccia,
ma Fortebraccio ritorna alla fine e ottiene precisamente il pieno
successo di ogni grande vendicatore: la corona. Il risultato finale di
tutto il tumulto scatenato dallo Spettro di Amleto padre è che il
successore di Claudio sul trono di Danimarca è il figlio dell’uomo
ucciso da lui molto prima che l’intero dramma abbia inizio.» - Morale:
«Tragedia senza catarsi… conseguenze di deboli azioni condotte da
volontà malate.»
(N. Frye, Shakespeare,
Torino 1990)
«Un confronto della catena di
vendette che lega i personaggi dell’Amleto con quelli dell’Orestea:
«La guerra di Troia per es. ha a suo inizio il ratto di Elena;
Agamennone poi sacrifica Ifigenia, offendendo così la madre, perché ha
ucciso la più cara delle figlie; Clitennestra assassina perciò il
marito; Oreste, per vendicarsi dell’assassinio del padre e re, uccide
la madre. Egualmente, nell’Amleto, il padre è soppresso
perfidamente e la madre di Amleto oltraggia i Mani dell’ucciso con lo
sposare subito l’assassino.»
(G. W. F. Hegel, Estetica)