"Il Compagno segreto" - Lunario letterario.Numero 12, settembre 2007 

 


n. 12 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 12

20. Se il fuori sesto è il meglio

 


 

Amleto - E sempre il dito sulle labbra, vi prego. Il tempo è fuori sesto.

(Atto I, sc. 5)

 

 

«Se questo mondo esiste, non è perché sia migliore, è vero piuttosto il contrario, è il migliore in quanto esiste, perché è il mondo che c’è. Il filosofo non è ancora un Investigatore come diverrà con l’empirismo, e tantomeno un Giudice come accadrà con Kant (il tribunale della Ragione). E’ un avvocato, è l’avvocato di Dio: difende  la Causa di Dio, come indica il termine che Leibniz inventa, «teodicea». Certo, la giustificazione di Dio di fronte al male è sempre stata un luogo comune della filosofia. Ma il Barocco è un lungo momento di crisi in cui la consolazione ordinaria non funziona più. Si assiste a un crollo del mondo, che l’avvocato deve ricostruire, esattamente come prima, ma su un’altra scena e in base a nuovi principî capaci di giustificarlo (donde la giurisprudenza). L’enormità della crisi va controbilanciata da un’esasperazione della giustificazione: il mondo deve essere il migliore, non soltanto nel suo insieme, ma in tutti ni dettagli e in tutti i casi. E’ una ricostruzione perfettamente schizofrenica: l’avvocato di Dio convoca dei personaggi che ricostituiscono il mondo grazie alle loro modifiche interne, dette “autoplastiche”.»

 

(G. Deleuze, La piega. Leibniz e il Barocco, Torino 2004)


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