RE - Ma ora, Amleto,
mio caro congiunto e figlio...
(Atto I, sc. 2)
«Sai tu da chi sei
nato?»
(Sofocle, Edipo
Re)
Di chi è figlio Amleto? Tutta la
tragedia prova ad equivocare:
REGINA - Amleto, tu hai molto offeso
tuo padre.
AMLETO - Madre, voi avete molto
offeso mio padre.
(Atto III, sc. 4)
All’inizio, il Re cercherà di
sedurre Amleto chiamandolo «figlio» (tre volte nell’Atto I, sc. 2)
offrendosi così come nuovo amoroso padre al giovane orfano: è chiaro che
ha tutti gli interessi perché le cose vadano effettivamente così, e che
alla fine di un placido e dignitoso regno Amleto sia il suo successore. Ma
non funziona. Amleto fa il pazzo e appare sempre più pericoloso. Claudio
si allarma. Quando informa la moglie che Polonio avrebbe capito la causa
della «lunacy» di Amleto, le dice che «ha scoperto la causa dei mali di
tuo figlio» (Atto, II, sc. 2). Dato il peggiorare della
situazione, da allora fino alla fine Amleto non è il figlio acquisito di
Claudio ma solo il «troppo mutato figlio» di Gertrude: dunque sempre «tuo
figlio» (Atto IV, sc. 1 e sc. 5: Atto V, sc. 1). – Solo alla fine,
quando Amleto è ormai caduto nella trappola del duello e Claudio aspetta
solo che Laerte lo uccida, dice «Nostro figlio vincerà» (Atto V,
sc. 2).