"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13  settembre 2007

 


 

n. 13 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 13

 

 37. Figlio mio, tuo, nostro

 

 

 

 


RE - Ma ora, Amleto, mio caro congiunto e figlio...

(Atto I, sc. 2)

 

«Sai tu da chi sei nato?»

(Sofocle, Edipo Re)

 

Di chi è figlio Amleto? Tutta la tragedia prova ad equivocare: 

 

REGINA - Amleto, tu hai molto offeso tuo padre.

AMLETO - Madre, voi avete molto offeso mio padre.

(Atto III, sc. 4)

 

 All’inizio, il Re cercherà di sedurre Amleto chiamandolo «figlio» (tre volte nell’Atto I, sc. 2) offrendosi così come nuovo amoroso padre al giovane orfano: è chiaro che ha tutti gli interessi perché le cose vadano effettivamente così, e che alla fine di un placido e dignitoso regno Amleto sia il suo successore. Ma non funziona. Amleto fa il pazzo e appare sempre più pericoloso. Claudio si allarma. Quando informa la moglie che Polonio avrebbe capito la causa della «lunacy» di Amleto, le dice che «ha scoperto la causa dei mali di tuo figlio» (Atto, II, sc. 2). Dato il peggiorare della situazione, da allora fino alla fine Amleto non è il figlio acquisito di Claudio ma solo il «troppo mutato figlio» di Gertrude: dunque sempre «tuo figlio» (Atto IV, sc. 1 e sc. 5: Atto V, sc. 1). – Solo alla fine, quando Amleto è ormai caduto nella trappola del duello e Claudio aspetta solo che Laerte lo uccida, dice «Nostro figlio vincerà» (Atto V, sc. 2).

 


 

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