RE - E
allora? (…) Tutto può essere bene.
(Amleto,
Atto III, sc. 3)
«E che
le confessioni diverrebbero chiarissime, qualora venissero ritrattate.»
(F.
Kafka, Colloquio con l’orante)
«Non
ho ucciso nessuno, ho fatto di più: ho ucciso il Possibile e, proprio come
Macbeth, ciò di cui ho più bisogno è pregare, ma, proprio come lui, non
posso dire Amen.»
(E. M.
Cioran, L’inconveniente di essere nati)
Il Re è solo. Polonio sta andando a
spiare Amleto chiamato dalla madre dopo lo scandalo del troppo sintomatico
dramma messo in scena per la corte. «Oh, il mio delitto è fetido, manda il
suo puzzo fin su al cielo; esso ha sopra di sé l’antichissima maledizione
originaria, l’uccisione d’un fratello! Pregare non posso, benché
l’inclinazione sia acuta quanto una volontà…».
Dice cose che fanno pensare a Lady
Macbeth: «E che, se questa mano maledetta fosse fatta due volte più
spessa di sangue fraterno, non v’è posta abbastanza nei clementi cieli per
lavarla bianca come neve? A che serve la misericordia, se non ad
affrontare il volto del delitto? E che c’è in una preghiera se non questa
duplice forza, d’esser prevenuti prima che ci accada di cadere, o
perdonati quando siamo caduti? Dunque io guarderò in alto; la mia colpa è
passata. Ma oh! quale forma di preghiera può giovare al mio intento?
“Perdonatemi il mio turpe assassinio!”. Questo non può essere, poiché io
sono ancora in possesso di quegli oggetti pei quali io commisi
l’assassinio, la mia corona, la mia propria ambizione, e la mia regina. Si
può esser perdonati e serbare il delitto? Nelle corrotte correnti di
questo mondo, la dorata mano del delitto può spinger da parte la
giustizia, e spesso si vede che lo stesso malvagio guiderdone compra la
legge; ma non è così lassù. Là non si spostano le cose…» (Atto III, sc.
3).
Il mondo fuori sesto funziona proprio
perché scentrato da regole e principi; rimesso in regola, smetterebbe di
girare: per com’è fatto, o sfatto, gira per capriole sbilenche: oppure
niente. Il bene è mortale.
Quanto al non semplice perdono di un
usurpatore che ha spodestato il fratello, vedi La Tempesta,
dove non c’è Dio ma un mago.