"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13  settembre 2007

 


 

n. 13 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 13

 

 34. Per l'indulto

 

 

 

 


RE - E allora? (…) Tutto può essere bene.

(Amleto, Atto III, sc. 3)

 

«E che le confessioni diverrebbero chiarissime, qualora venissero ritrattate.»

(F. Kafka, Colloquio con l’orante)

 

«Non ho ucciso nessuno, ho fatto di più: ho ucciso il Possibile e, proprio come Macbeth, ciò di cui ho più bisogno è pregare, ma, proprio come lui, non posso dire Amen.»

(E. M. Cioran, L’inconveniente di essere nati)

 

 

Il Re è solo. Polonio sta andando a spiare Amleto chiamato dalla madre dopo lo scandalo del troppo sintomatico dramma messo in scena per la corte. «Oh, il mio delitto è fetido, manda il suo puzzo fin su al cielo; esso ha sopra di sé l’antichissima maledizione originaria, l’uccisione d’un fratello! Pregare non posso, benché l’inclinazione sia acuta quanto una volontà…».

 

Dice cose che fanno pensare a Lady Macbeth: «E che, se questa mano maledetta fosse fatta due volte più spessa di sangue fraterno, non v’è posta abbastanza nei clementi cieli per lavarla bianca come neve? A che serve la misericordia, se non ad affrontare il volto del delitto? E che c’è in una preghiera se non questa duplice forza, d’esser prevenuti prima che ci accada di cadere, o perdonati quando siamo caduti? Dunque io guarderò in alto; la mia colpa è passata. Ma oh! quale forma di preghiera può giovare al mio intento? “Perdonatemi il mio turpe assassinio!”. Questo non può essere, poiché io sono ancora in possesso di quegli oggetti pei quali io commisi l’assassinio, la mia corona, la mia propria ambizione, e la mia regina. Si può esser perdonati e serbare il delitto? Nelle corrotte correnti di questo mondo, la dorata mano del delitto può spinger da parte la giustizia, e spesso si vede che lo stesso malvagio guiderdone compra la legge; ma non è così lassù. Là non si spostano le cose…» (Atto III, sc. 3).

Il mondo fuori sesto funziona proprio perché scentrato da regole e principi; rimesso in regola, smetterebbe di girare: per com’è fatto, o sfatto, gira per capriole sbilenche: oppure niente. Il bene è mortale.

 

Quanto al non semplice perdono di un usurpatore che ha spodestato il fratello, vedi La Tempesta, dove non c’è Dio ma un mago.

 


 

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