"Il Compagno segreto" - Lunario letterario.Numero 12, settembre 2007 


n. 12 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 12

6.  Esseri ambigui

 


 

«Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l' incarnato naturale della decisione si scolora al cospetto del pallido pensiero.»

(Atto III, sc. 2)

 

«Quello scolaretto modello, disse Stephen, avrebbe giudicato i pensamenti di Amleto sulla vita futura della sua anima principesca un monologo inverosimile, insignificante e antidrammatico, vacuo come quelli di Platone.»

(J. Joyce, Ulisse)

 

 

 

Tutte le cose sottoposte alla possibilità di diventare qualcos’altro, tutte le cose che stanno ancora nel fare e disfare del Tempo sono di per sé «incerte tra essere e non essere» (Platone, Repubblica, 480). Essere vivi ed essere incerti è dunque la stessa cosa. Non Amleto, ma tutto il Cosmo oscilla tra essere e non essere.

 

Eppure, non si fa che decidere, micidiale parole che nel saputissimo latino significa tagliar via, mozzare.

Poiché si può diventare di volta in volta una sola tra le cose possibili, il reale è una drastica contrazione nel concreto di una sola delle varie possibilità disponibili (sempre ammesso che questa disponibilità non sia un miraggio): nel caso di Amleto, che scelga di essere o smettere di essere, ciò che accadrà sarà solo la metà di quanto pensa gli si offra nell’ambito delle possibilità. Ma l’ambiguo uomo, nato per essere sempre due, non dimentica la metà tagliata via: sia perché non è detto che il fantasma della possibilità tradita non torni lei stessa a bussare alla sua porta per prendersi la sua dose di realtà (non si smette di suicidarsi mai abbastanza), sia perché siamo capaci di allungare alle spalle della nostra “realtà” roteanti code di comete fatte di rimorsi, nostalgie, e perfino speranze e attese retrograde, speranze col viso all’indietro come gli indovini di Dante: di messianiche attese di un ritorno nel futuro di un passato che, come se fosse una medicina che si rilascia a rate, mai mai mai smette davvero di accadere e di rivelarsi (W. Benjamin, Sul concetto di storia, Torino 1997).

 


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