"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13, settembre 2007                                         

 

           n. 13 °*°  William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto °*° n. 13

 


 

 

83. Ludwig Tieck

 

 


 

Shakespeare fu il centro della vita di Ludwig Tieck  (1773-1853), critico, Dramaturg, regista, adattatore, direttore teatrale, autore di fiabe e novelle di argomento shakespeariano. Già a vent’anni, nel 1793, aveva scritto Il meraviglioso in Shakespeare:

 

«Partendo dal presupposto che tutte le opere di Shakespeare sono specchio della stessa integra e organica fantasia del poeta e che all’interno della produzione shakespeariana le commedie si distinguono dalle tragedie non in base ad una normativa astratta, ma per il diverso dosaggio di elementi simili che con straordinaria maestria Shakespeare infonde in esse, Tieck analizza l’uso del meraviglioso che Shakespeare fa nelle opere leggere, gioiose, fiabesche, idilliche, aeree, come La Tempesta e Il sogno, in cui lo spettatore si abbandona del tutto e a lungo all’inverosimile, e nelle opere tragiche come Macbeth o l’Amleto, in cui la comparsa dell’inverosimile è più momentanea e sporadica»; la sua riforma, «che ai suoi tempi apparve stravagante e rimase tutto sommato isolata, non mirava ad altro che a questo: portare in scena i testi shakespeariani così com’erano, integri e nudi, il più possibile fedeli all’originale, senza omissioni e sovrapposizioni testuali, su di una scena integra e nuda, senza sovrapposizioni scenografiche.» (M. Fazio, Il mito di Shakespeare e il teatro romantico, Roma 1992).

 

Dal 1819 Tieck visse a Dresda, dove dal 1824 fu Dramaturg und Literat, carica che conservò fino al 1842. Subendo la resistenza - che Amleto conosceva e disprezzava - di un pubblico rozzo e ignorante, riuscì a portare in scena undici drammi di Shakespeare, per un totale di novantadue repliche: successo, come si vede, più storico che di pubblico.  Per lui però è il salto dalla teoria della pagina di critica alla realtà della scena.

 

Parallela a questa attività, essenziale fu quella di traduttore di Shakespeare assieme a A. W. Schlegel. Tieck conosceva i fratelli Schelgel dalla giovinezza tempo (Friedrich lo incontrò per primo, nel salotto letterario di Dorothea Veit nel 1797).  Solo intorno al 1811 risalgono i primi contatti di Schlegel con Tieck e l’editore Reimer per arrivare alla traduzione dell’opera completa. Il lavoro comprendeva la revisione della prima traduzione e dal 1819 Tieck lo portò avanti da solo. I primi due volumi uscirono nel 1825. L’opera venne completala nel 1840 con le traduzioni affidate da Tieck alla figlia Dorothea e al conte Baudissin.


 

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