La sera di fiera
Il cuore stasera mi disse:
non sai?
La rosabruna incantevole
Dorata da una chioma
bionda:
E dagli occhi lucenti e
bruni colei che di grazia imperiale
Incantava la rosea
Freschezza dei mattini:
E tu seguivi nell'aria
La fresca incarnazione di
un mattutino sogno:
E soleva vagare quando il
sogno
E il profumo velavano le
stelle
(Che tu amavi guardar
dietro i cancelli
Le stelle le pallide
notturne):
Che soleva passare
silenziosa
E bianca come un volo di
colombe
Certo è morta: non sai?
Era la notte
Di fiera della perfida
Babele
Salente in fasci verso un
cielo affastellato un paradiso di fiamma
In lubrici fischi
grotteschi
E tintinnare d'angeliche
campanelle
E gridi e voci di
prostitute
E
pantomime d'Ofelia
Stillate dall'umile pianto
delle lampade elettriche
. . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Una canzonetta volgaruccia
era morta
E mi aveva lasciato il
cuore nel dolore
E me ne andavo errando
senz'amore
Lasciando il cuore mio di
porta in porta:
Con Lei che non è nata
eppure è morta
E mi ha lasciato il cuore
senz'amore:
Eppure il cuore porta nel
dolore:
Lasciando il cuore mio di
porta in porta.