"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 12, settembre 2007                                      


 n. 12 °*° William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto  °*° n. 12

 


 

 

13. Borges

 

 

 

 

 


 

«Il Don Chisciotte, più che un antidoto contro quelle finzioni, è un segreto congedo nostalgico. Nella realtà, ogni romanzo è un piano ideale; Cervantes si compiace di confondere l'oggettivo e il soggettivo, il mondo del lettore e quello del libro.

 

(...)


Codesto giuoco di strane ambiguità culmina nella seconda parte; i protagonisti hanno letto la prima, i protagonisti del Don Chisciotte sono, allo stesso tempo, lettori del Don Chisciotte. Qui è inevitabile il ricordo di Shakespeare, il quale include nello scenario di Amleto un altro scenario, dove si rappresenta una tragedia, che è pressappoco la stessa di Amleto; la corrispondenza imperfetta dell'opera principale e della secondaria diminuisce l'efficacia dell'inclusione.

 

(...)


Perché ci inquieta che Don Chisciotte sia lettore del Don Chisciotte e Amleto spettatore dell’Amleto? Credo di aver trovato la causa: tali inversioni suggeriscono che se i caratteri di una finzione possono essere lettori e spettatori, noi, loro lettori o spettatori, possiamo essere fittizi. Nel 1833, Carlyle osservò che la storia universale è un infinito libro sacro che tutti gli uomini scrivono e leggono e cercano di capire, e nel quale sono scritti anch'essi.
»

 

(Jorge Luis Borges, Altre inquisizioni)


 

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