«Shakespeare
scriveva per il teatro non come avrebbe scritto un poeta, nel senso in
cui si riconoscevano Goethe e i suoi amici, ma come un attore. Non era
il solo a scrivere per il teatro in cui recitava anche, ma era il
migliore, e gli attori non ci misero molto a capir quanto fosse
prezioso. Deve anche essere sembrato eccezionalmente cauto e
affidabile in fatto di soldi – l’esatto opposto degli University
Wits – perché il documento della Tesoreria datato
dicembre 1594 che menziona il suo nome insieme a quello di
Burbage e Kempe indica che era già una delle persone
fiscalmente responsabili per la compagnia. Sapeva come fare arrivare
soldi nella borsa e come conservarli.»
(S. Greenblatt, Vita, arte e
passioni di William Shakespeare, capocomico, Torino 2005)