"Il Compagno segreto" - Lunario letterario.Numero 12, settembre 2007 

 


 

n. 12 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 12

 

 

28.  Il dilemma del peccato

 

 


Hamlet - Now might I do it pat, now he is praying;
And now I'll do't. And so he goes to heaven;
And so am I revenged.

(Atto III, sc. 3)

 

“Dimenticate, perdonate, riconciliatevi e fatela finita…”

(Riccardo II, Atto I, sc. 1)

 

 

 

A proposito degli inconvenienti della vendetta, andrà aggiunto un argomento non morale e non da poco: era già nelle regole del genere delle tragedie di vendetta che questa, come i colpi audaci di soliti ignoti ingegnosissimi in tutti i noir, fallisse. Eleonor Prosser, in Hamlet and Revenge (1967) ha analizzato tutti i drammi di vendetta elisabettiani: su 21 appena 4 hanno qualche ambiguità nel condannarla: «anche l’esame di una trentina di personaggi shakespeariani che trattano della vendetta al di fuori dell’Amleto non implica la premessa della validità della vendetta personale: Tito Andronico e Prospero sono due lati della stessa medaglia, per non parlare dell’orrore della catena di vendette che attraversa le tre parti dell’Enrico VI» (G. Restivo, Percorsi della critica su Amleto, in Tradurre/Interpretare “Amleto”, Bologna 2002).

 

 

 

Di nuovo come sarà per le regole del cinema hollywoodiano, questo cristallizzarsi del genere in un plot pressoché obbligato rimanda a sua volta a principi teologici inappellabili, su cui perfino il presidente Bush avrebbe fatto bene a soffermarsi: essendo di Dio l’esclusiva del castigo del male compiuto («Mia sarà la vendetta», Deuteronomio, 32, 35, e nella Bibbia la parola è un must: torna 68 volte, e altrettante le voci del verbo vendicare!), attuare la vendetta «nella tradizione elisabettiana (…) attuarla era cadere in peccato mortale. In A Treatise of Melancholie di Timothy Bright (1586) si specifica inoltre che il melanconico è particolarmente soggetto a questo tipo di tentazione da parte di Satana» (G. Restivo, Op. cit.).

Il che potrebbe spiegare meglio perché Amleto, uscito dalla prima concitazione, s’interroghi se la vera natura dello Spettro sanguinario sia maligna al punto da sospendere il giudizio.


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