"Il Compagno segreto" - Lunario letterario.Numero 12, settembre 2007 

 


 

n. 12 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 12

 

 

17.  Il non essere del Cavaliere

 

 


«Altre volte il Cavaliere si precipitava infervoratissimo in scena e attaccava d’impeto, tale e quale un pugile deciso a chiudere il match prima del limite, teschio alla mano: “Essere o non essere…” – dissuaso a gran voce dalle quinte.

Frastornato dal brusio, distratto, s’inceppava per poi riprendere sempre più accanito: “…morire, dormire, nulla…” E gli stessi cherubini che si premuravano di zittirlo, adesso addirittura in scena, lo cingevano con dolcissima troppo umana camicia di forza per ricondurlo fuori scena, alla realtà dell’intervallo. Era forse impazzito il Cavaliere? Niente affatto, gli è che il sipario non s’era ancora aperto. Non se n’era avveduto il Cavaliere, tutto qui.»

 

(C. Bene, Opere, Milano 2002)


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