"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4, aprile 2003


 


 

7. Marionette?

 

“La chiave per intendere Don Giovanni probabilmente consiste nel riferimento agli spettacoli di marionette, molto diffusi in Germania, e alla letteratura picaresca, di origine secentesca e spagnola ma poi passata nel primo Settecento a un romanzo francese come Gils Blas de Santillana di Alain-René Lesage, autore di primo piano nella fase più antica dell’ opéra-comique. D’altra parte, una delle fonti era anche la commedia secentesca di Tirso de Molina, El Burlador de Sevilla, coeva della letteratura picaresca.

L’azione, infatti, ha un’esile continuità e tende all’avventuroso e al meraviglioso, come negli spettacoli di marionette e nel romanzo picresco. La continuità sta nella vendetta cercata da Donn’Anna e dal suo Commendatore. Ma che ad aiutarli a svelare la colpevolezza di Don Giovanni sia proprio Donna Elvira, ancora succuba e innamorata del dissoluto, non aiuta la logica nello svolgimento che, lla fine, si rifugia nella “commedia di macchine”, con la fragorosa comparsa della Statua del Commendatore, contornata di diavoli e di fiamme, venuta a portarsi via Don Giovanni: una sorta di Deus ex machina le cui origini sono nel teatro di marionette più che nella commedia di Molière. Le assonanze diaboliche richiamano uno dei più noti Puppenspiele (commedie di marionette) tedeschi, quello imperniato su Faust.”

 

(C. CASINI, Amadeus, Rusconi).

 

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