"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4 aprile 2003

 


Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte & W. A. Mozart

 

Yves Klein

 

 

13. Dopo il "Così fan tutte"


 

Sia Mozart che Da Ponte parevano convinti di essere ormai nelle grazie dell’Imperatore, che era quanto bastava per permettersi qualunque cosa. 

E invece, colpo di grazia:, Giuseppe II muore, con chiusura anticipata della stagione dopo appena quattro repliche del Così fan tutte (e solo tre riprese l’anno seguente)… poi nulla. Il successore, Leopoldo II, già Granduca in Toscana, non amava la musica come il suo predecessore. Non amava molte cose del suo predecessore…

Dopo la morte di Giuseppe, Da Ponte – “un autentico, un grande librettista, forse un poeta” (G. Macchia) - va incontro a una sequela di fiaschi solenni. Del resto il nuovo imperatore, Leopoldo II, mise subito in pratica la sua intenzione di epurare la capitale di quella pletora di personaggi “artistici” che sotto il tollerante Giuseppe II avevano vissuto, tutto sommato, bene. Da Ponte licenziamento dalla carica di poeta teatrale e messo alla porta tra i primi. Licenziato in tronco e senza spiegazione: chiedesse quanto gli si doveva per indennizzo e poi si togliesse dai piedi.


Mirabile la capacità del Nostro  di fare d’un tale smacco un trionfo:

 

“Io non poteva partire con più gloria da Vienna. In undici anni di servizio avea composti quindici drammi, nove de’ quali furono i soli che vi si rappresentarono centinaia e centinaia di volte, con applauso sempre crescente, in quel teatro, che, senza lo zelo e maneggio mio, sarebbe già stato chiuso. Nell’anno medesimo in cui fui congedato, queste nove opere erano le sole che su quel teatro si rappresentassero e che fossero generalmente ricercate ed amate…” (Memorie)

 

Yves Klein al lavoro


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