Ecco
la fine del Primo Capitolo del “De l’Amour”: “Tutti gli
amori che possiamo osservare quaggiù nascono, vivono e muoiono, o
raggiungono l’immortalità, seguendo le stesse leggi.”
Cosa
vuol dire raggiungere l’”immortalità”?
Nei
frammenti che costituiscono la terza parte del libro, torna l’idea di
un amore più forte della morte quando scrive:
“Le
sole unioni eternamente legittime sono quelle imposte da una passione
autentica.” (framm. 115)
Insomma:
“eternamente”! - Cosa vuol dire “eternamente”? Eternamente per
chi?
Qui
la difficoltà è ancora più divertente. La frase si trova alla fine
del Capitolo VI. Dice:
“E’
l’impossibilità di renderci conto del perché dei nostri
sentimenti, che fa dell’uomo più saggio un fanatico in fatto di
musica.”
Cosa
vorrà mai dire?
Scrivi
al c.s.!
Dai
lettori: "Musica,
sentimento, incanto"
di Olivia Reggiani
"E'
l'impossibilità di renderci conto del perché dei nostri sentimenti,
che fa dell'uomo più saggio un fanatico in fatto di musica."
Questa
frase ha attirato la mia attenzione per gli spunti di riflessione che
offre ed in particolare per come l'irrazionalità dei sentimenti sia
accostata all'irrazionalità della musica (quella strumentale) che,
per la sua mancanza di referenzialità non può essere ricondotta ad
alcun significato preciso. La relazione tra la musica e i sentimenti
non sorprende se si considera il forte impatto emotivo, ma anche il
potere incantatorio, che la musica sa esercitare sull'ascoltatore: il
personaggio mitico Orfeo ne è un chiaro esempio.
Così
come l'amore rapisce ed incanta senza una ragione specifica anche per
la musica è inutile ogni tentativo di spiegare le emozioni che
trasmette, ed è nella musica che si ritrova il sentimento più vicino
all'amore, all'emozione.
Pur
non suonando uno strumento la musica ha sempre costituito un fascino
assoluto per la sua capacità di saper toccare le corde più profonde
di me stessa, ed è questo che mi ha spinto ad indagare quel
meraviglioso enigma che è l'esperienza musicale.