"La
mia unica vocazione è la medicina, mica la letteratura".
(Céline)
Niente
sarà scontato. Ma uno scrittore che fa il medico, che non si è
formato sui manuali letterari e sui testi canonici della poesia e
del romanzo, ma sui trattati di anatomia e nelle sale settorie,
consumandosi nella cura del male e della morte, quale sguardo
porterà poi nella sua pagina notturna, nella sua diurna rivalsa di
carta? E dunque: Cecov, Bulgakov, Céline, Benn...
All'opposto,
c'è lo scrittore della malattia, controcanto da ascoltare insieme:
Kafka, Proust, Mann...