Sono
nato e cresciuto nelle paludi baltiche, dove
onde
grigie di zinco vengono a due a due;
di
qui tutte le rime, di qui la voce pallida
che
fra queste si arriccia, come il capello umido;
se
mai s’arriccia. Anche puntando il gomito, la conchiglia
dell’orecchio
non distingue in esse nessun ruglio,
ma
battiti di tele, di persiane, di mani,
bollitori
su fornelli, al massimo strida di gabbiani.
In
questi piatti paesi quello che difende
dal
falso il cuore è che in nessun luogo ci si può celare e si vede
più
lontano. Soltanto per il suono è ostacolo:
l’occhio
non si lamenta per l’assenza di eco.
(I.
Brodskij, Poesie)