"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 6, dicembre 2003


 

                                                  

Trans de Vie

a Etemenank

di Francesco Tacconi 

alias MU

                                      

 


Settembre 13, 2003

Sono andato dalla psicologa. Ci vado sempre dopo un suicidio. Io di solito mi sparo alla testa e soffro di emicrania. Quelli che si impiccano hanno problemi di cervicale. La psicologa mi ha chiesto perché mi fossi suicidato questa volta. "I soliti motivi" ho detto io. "Vedo che non miglioriamo" ha detto lei. "Già" ho detto io. "Cosa hanno detto i suoi?" "L'hanno presa male come al solito e mio padre mi ha picchiato" "La picchia sempre suo padre" "Sì, sì, stavolta l'ha fatto per questo motivo, ma ogni tanto mi picchia. È così da sempre, da quando sono nato" "Le vuole bene" "Infatti, tutti nella mia famiglia mi vogliono bene" "E lo stesso lei insiste a suicidarsi" "Già" "Quanti anni ha suo padre?" "Mio padre è morto" "Oh, mi scusi, l'avevo dimenticato. È vero che me l'aveva già detto" "Sì, anche mia madre, tutti e due sono morti. Mia madre però non mi picchia, lei tiene il muso" "Pure quello è un modo d'amare" "Sì lo so" "Non pensa di essere fortunato?" "Sì, molto" "E allora perché poi fa queste sciocchezze?" "Non so, è… non so" "Suo padre è morto e questo significa che la picchierà per sempre. Dovrebbe essere felice" "È vero, ma… a volte mi sento così stupido e inutile" "Lei è stupido e inutile, ma se tutte le persone stupide e inutili si suicidassero chi rimarrebbe in questo mondo? Provi a pensarci bene. Sarebbe l'anarchia" "Già" "Per favore cerchi di essere più responsabile, ha anche un figlio. Che esempio dà a suo figlio" "Be' in fondo lo picchio" "Sì certo, ma non basta" "Ha ragione, mi fa sempre molto bene parlare con lei" 

di spamo at 04:00 PM |


Ottobre 28, 2003      

parti del corpo 

Stanotte il mio fegato mi ha svegliato. Mi ha detto che se continuo a trattarlo così male la prossima volta che mi ammazzo lui non si reincarna. Lui rimane morto a imputridire. Io l’ho tranquillizzato. Gli ho detto di non preoccuparsi. Che andrà tutto bene. Io lo dico a tutti che andrà tutto bene. Lui si è riaddormentato. Io però sono rimasto sveglio. La prossima volta che decido di suicidarmi è meglio se prima valuto la cosa con attenzione. Non vorrei che lui avesse parlato sul serio.

di spamo at 04:46 PM

 

parti del corpo 2    

Ho sognato che il mio cervello diceva al mio fegato che io ho intenzione di farmi di colla. È vero. Io ho intenzione di farmi di colla. È una cosa che mi prende bene. Me ne hanno parlato tutti benissimo quelli che l’hanno provata. Ora però non so esattamente chi possa dire cosa a chi. Non so quando i miei organi comunichino tra di loro. Si parlano anche quando sono sveglio o solo quando dormo? Sempre che comunque lo facciano. La colla in vena fa molto male al fegato e il mio fegato potrebbe prenderla sul serio quella cosa del non reincarnarsi più. Finché lo irroro di alcol magari sopporta. E poi se anche altri organi decidessero di seguirlo in questa secessione? In definitiva potrei morire e non tornare più in vita e c’è una cosa che so per certa. Io non voglio diventare come i miei genitori. Specialmente come mio padre. Io non voglio essere come lui. Lui è sempre stato per me il cattivo esempio. Io non voglio morire.

di spamo at 06:31 PM


Settembre 17, 2003 telelavoro

Lavoro da casa attraverso l’internet. Rispondo alle lettere che arrivano al sito del più grosso editore di Etemenank. Mi pagano poco ma è l’unica cosa che mi garantisca un’entrata certa. Faccio anche altri lavoretti, saltuariamente, di grafica. Soprattutto per l’internet. Al momento le entrate pareggiano le spese, ma ci sono stati momenti difficili. Ora va bene. Sono tutto il giorno collegato all’internet e quando non lavoro entro in chat. È lì che ho conosciuto la mia amante attuale. In chat ho avuto molte amanti. Si può anche fare sesso. Sesso virtuale appunto. Nella sostanza ci si masturba in due, ognuno a casa sua. Ci trovo molta soddisfazione. Poi mi conforta il fatto che qui a Etemenank siamo in molti a farlo. Se fossimo pochi mi sentirei un maniaco. Potenza delle statistiche. Lavoro e mi faccio le seghe, questa è la mia vita. 


Poi ogni tanto mi alzo dalla postazione davanti al mio Mac e vado alla finestra. Allungo la mano e prendo la carabina. La tengo sempre a portata, lì appoggiata sopra alla cassapanca. Guardo dal cannocchiale, il mirino. È un cannocchiale telescopico, arrivo a vedere una mosca su una merda di cane giù in strada. Dal 175° piano non è male. A volte sparo a qualcuno. Potrei sentirmi felice eppure non è così. Ho 45 anni e ancora non so cosa mi manchi. 

di spamo at 12:05 PM


torna su

      

torna alla matta