"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 5 ottobre 2003

 

 


Interviste impossibili  di Giorgio Manganelli

 

 

16. Letteratura italiana


“La letteratura italiana è fastosa, anche sontuosa, estremamente colta, sapiente, affettivamente distaccata, è una letteratura di letterati, e come tale è male accetta alla virtuosa estetica delle scuole. (…) Una nuova collana di classici italiani deve proporsi di restituire alla letteratura italiana certi caratteri che le sono propri; in primo luogo la letterarietà. Dunque, occorre il recupero di autori, di correnti, di secoli interi che sono stati umiliati e allontanati dal piacere letterario. Ecco il barocco, e tutto il Seicento; ecco gli umiliati che hanno scritto in latino; e gli scrittori religiosi delle origini; e i testi con cui la letteratura italiana ha pensato se stessa, i documenti teorici e i testi delle polemiche; e ancora i testi della letteratura dialettale, spesso assolutamente letteraria; i documenti di una letteratura di viaggi, donde risulta la vocazione esotica di gran parte della nostra cultura; i testi di una cultura non di lingua italiana, ma legati in modo ancora da esplorare alla nostra cultura: si pensi ai poeti arabi di Sicilia.”

(G. MANGANELLI, Fondazione Pietro Bembo, testo di presentazione).


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