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        Novant'anni
         
        Novant’anni
        di ardori. Cherchez la femme? Non basta.
        Cherchez le diable. Erano di casa da queste parti; si accovacciavano fra
        i ruderi di quei palasi, apparivano ai preti se indossavano la stola
        durante una tempesta, e notturni guizzavano nel lago senza fondo. Tempi
        felici in cui un buon Diavolo, con il codazzo di pitoni e pitonesse, si
        caricava della croce del male, prima che un tal Freud – vero diavolo,
        quello! – riportasse lo zolfo nella sua naturale caverna.
        Ma questo non c’entra. Il
        diavolo in corpo ce l’avevi tu, e per quasi un secolo te ne ha fatte
        combinare di cotte e di crude. Lo sappiamo da fonti non sospette, ché
        nelle Memorie – condite di citazioncelle edificanti, un
        Montaigne tascabile – ti dipingi a dolorose tinte, vittima dei
        malvagi, olocausto d’Amore. Non sempre conti frottole: ti limiti a
        tacere la verità.