"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3,  marzo 2003

 

 La posta del cuore del compagno segreto

a cura di Pasqualìa Aspidi


Due lettere per la Aspidi...

 

Una deliziosa persona...

 

Gentile Pasqualìa,

giunto ad una età che non posso certo definire "verde", sono alquanto sconcertato da alcuni eventi che si sono verificati  in un arco ragionevolmente lungo di tempo.Pur di indole romantica, ho sempre avuto schemi razionali/irrazionali solidamente legati al mio modo di essere, di concepire la vita, le situazioni e quanto di buono o cattivo da esse derivava. Un profondo attaccamento al mio modo di vivere mi ha sempre contraddistinto nel bene e nel male. 

Esperienze sentimentali trascorse mi hanno portato ad uno scetticismo ed una superficiale aridità nei confronti dell'altro sesso; mi stavo incamminando verso la strada in discesa dell'autosufficienza quando ... Certo, il racconto che ti presento potrà suonare irreale o quanto meno raccontato da un povero di spirito, e questo, dato gli strumenti che hanno permesso il verificarsi di quanto successo.

Ho sempre utilizzato internet per scopi di lavoro e comunicazioni di vario tipo, escludendo da tale trasporto di informazioni attività molto personali, legate ad amicizia ed emozioni.Un giorno un incontro casuale in questo strano mondo informatico ha cambiato drasticamente molte delle mie convinzioni e attività ad internet connesse.

Una deliziosa persona si è fatta strada nella mia mente e nella mia anima e la cosa sconvolgente è che tale rapporto ha coinvolto anche i miei sensi. Ho provato ad analizzare a mente fredda le mie sensazioni, emozioni e sono arrivato alla conclusione che quanto provo non è frutto di immaginazione, ma è reale, tangibile. Ho avuto la possibilità
di incontrare questa persona, ma ho sempre rimandato questo evento per una sorta di vago timore;  questo mi lascia letteralmente sorpreso, non sono mai stato timoroso ed ho sempre affrontato qualunque situazione con la filosofia del "o la va' o la spacca". Allora ho cercato di analizzare questo timore, capirne il significato, la sua intima essenza ma....nulla, non riesco a razionalizzarlo. Forse deriva da un fatto, ancora una volta nuovo per me: nel momento dell'incontro, sarei capace di esternare quello che sento ? Magari un suggerimento giungerebbe come una rivelazione inaspettata, oppure mi lascerebbe nello stato attuale, in ogni caso parlarne mi ha fatto bene.

Con stima

Pazzo

Caro “Pazzo”, 

ancora una lettera sull’amore virtuale! Ci deve essere un motivo,  se un mezzo tutto sommato asettico come la comunicazione virtuale è capace di creare tanti sconvolgimenti! 

Mi pare di capire che lei non ha mai visto questa “deliziosa persona”. E’ quindi  mancata del tutto quella sottile comunicazione fatta di gesti, sguardi e di tutti quei santi ingredienti che avvicinano due persone. Non sarà che ha investito su di lei  aspettative, desideri, la proiezione di quello che la vita le ha tolto e che vorrebbe ancora? Che insomma si è creato un’innamorata  a sua immagine e desiderio, ma per il momento, mi scusi, per niente rispondente al vero.

Lo sa perché lei non vuole incontrarla? Perché ha paura che questo suo stato sospeso e perfetto s’infranga. Le sta bene così, forse: vivere una situazione in una dimensione sognata, parallela e quindi priva di delusioni. 

In tutto questo, la sua “deliziosa persona” è una vittima, probabilmente del tutto inconsapevole, ricoperta di vestiti che non le appartengono.

Non posso darle consigli. Valuti lei cosa fare, se fare un salto nella realtà, che potrebbe sia migliorarle la vita, darle felicità, sia  costituire una delusione. I giochi sono tutti ancora aperti.

Buona fortuna.

 

Pasqualìa Aspidi

 


Che lo sappia il mondo intero!

Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido, resiste al giorno estremo del giudizio; se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

Se le parole di W. Shakespeare sono vere, allora ho la certezza di possedere il vero amore, uno dei pochi uomini che ama veramente e che io abbia mai amato.

Io e il mio amore siamo i due esseri più opposti del mondo, il bianco e il  nero dell'amore che, mescolati, danno un rosso scarlatto... I colori più brillanti dell'arcobaleno non rendono giustizia al suo essere.

Lui è il risultato dell'unione tra pregi e difetti, dove ogni piccola imperfezione diventa la perfezione assoluta, dove ogni piccolo errore della natura, diviene un miracolo...

La sua descrizione può sembrare ideologica, esagerata, descritta dalle mani e la mente dell'amore, ma vi posso assicurare che ai miei occhi è l'essere più vicino alla perfezione che io abbia mai conosciuto, l'unico essere che è riuscito a perdonare l'infimo satana ed aiutarlo a diventare un angelo. E' testardo, ma quale uomo non lo è? Dov'è la perfezione!?! Rispondo subito: nel mettersi in discussione...!!! Io ho sbagliato molto con lui, ho tradito la sua fiducia, ho tradito il suo amore, ma sarei pronta a rinunciare a tutto per dimostrargli che ho capito i miei errori e che mai più li ripeterò!!!

Questa breve lettera serve per dire al mondo intero che il mio amore è l'essere migliore del mondo e che io sono stata una cretina a farlo soffrire solo per una stupida ripicca, che mi dispiace veramente, che sono felice che lui sia stato testardo e che abbia lottato per riavermi. Voglio gridare al mondo che lo amooooooooooooo.... e voglio ringraziarlo per tutte le cose che mi ha insegnato e per la nuova visione del mondo che mi sta aiutando ad avere..

Grazie mò... 

RA

Cara RA, 

non mi pare che mi abbia chiesto niente, né che mi abbia rivolto cenno, quindi niente dirò. E poi,  cosa dovrei dirle? Lei è innamorata, euforica e stordita.  Cieca e sorda al mondo  -muta non di certo-  tranne che per l’innamorato…

Pubblico questa lettera in modo che il suo mo’ riceva.

Godetevi questo stato di grazia, questa prima, seconda e terza cristallizzazione. Stendhal sorriderebbe delle vostre "macchie di vaiolo" color  rosso scarlatto.

Cari saluti

 

Pasqualìa Aspidi

 


      

 

 

 

 

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