"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. Proviamo a segnalarne qualcuna

 

 

Per i racconti di Kafka:

 

 

20. Roberto Calasso

 

 

 

 

 

“Kafka non lo si può intendere se non lo si prende alla lettera. Ma allora la lettera va colta in tutta la sua potenza e nella vastità delle sue implicazioni. Così si giunge fra l’altro a questo: gli atti di cui si occupano incessantemente i signori del Castello saranno gli acta, quindi la registrazione di azioni di ogni genere. Il Castello custodisce l’archivio degli atti, l’immenso registro del karman. Per questo i suoi funzionari sono sempre all’opera: perché gli atti non si arrestano mai. Come Krsna spiegò ad Arjuna sul suo carro di guerra, anche quando si crede di non agire si agisce. Per questo il segretario di Momus si affretta a riempire le ultime lacune di un verbale che descrive accadimenti di pochi minuti prima. Perché l’attività del Castello consiste innanzitutto nel prendere nota di ciò che già automaticamente avviene: l’accumularsi del karman.”

 

(R. Calasso, K).

 

 

 torna a  

 

torna su