"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. Proviamo a segnalarne qualcuna

 

 

Per i racconti di Kafka:

 

 

19. Pietro Citati

 

Ma Gregor Samsa sembra molto meno coinvolto di noi. Non si meraviglia, non si addolora: sembra che la metamorfosi sia, per lui, un fatto ovvio e naturale come prendere il treno la mattina alle sette. Coscientemente o incoscientemente, minimizza ciò che gli è accaduto: gli toglie peso, lo considera revocabile, quasi fosse incapace di vivere tragicamente la tragedia assurda della propria sorte: con una patetica buona volontà, cerca di dar ordine a ciò che gli è accaduto, e così l’incommensurabile e il terribile diventano il normale. Kafka fece ricorso a una delle sue più amate tecniche narrative, la “restrizione di campo”, che ci sottrae alcuni dati della coscienza di Gregor (come più tardi di Karl, di Josef K. e di K.). così, senza alcun intervento narrativo, riuscì a rappresentare con semplicità straziante la tremenda atonia, la dolorosa accettazione di vivere, che fanno di Gregor l’ultimo e il più grande degli eroi flaubertiani.

 

(P. CITATI, Kafka).

 

 

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