"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003


QUAND'E' CHE L'OTTOCENTO SI INOTTOCENTO'?

 

Due lettere

 

Due "Putters" in una miniera di carbone. Da una stampa degli inizi dell'Ottocento


di 

Tacito Tempo  & El Cidcid

 

Caro Cidcid,

a me viene da calunniare così: I primi sintomi si mischiarono con la salute e fecero tutt’uno con lei… e anzi peggio ancora! Come in “Inganno”, novella estrema di Thomas Mann, la malattia apparve come esuberanza della salute, euforia non malsana! - E invece fu la più lunga catastrofe: giusto Stendhal, Leopardi e pochi altri s’accorsero della piega dissennata che lo spazio-tempo aveva preso ormai! 

 L’Ottocento! Contro il Secolo dei Lumi, trascorso e calante, fu ben altro che guerra di titani “l’un contro l’altro armato”, come cianciò il Manzoni! Ma una lotta breve, se non un’esecuzione: un ipertrofico Tyson che spiaccica un efebo leggero e schizzignoso come l’Indifferente di Watteau!… 

…Successe tra Francia e Inghilterra, tra telai già dilaganti in termitai metropolitani fetidi e cupi e il generalone nano con il tirabaci sulla fronte e la mano ingiubbata a mo’ d’enigma sulla pancia. Da lì, Patrie, fabbriche (anche per i bimbi!) 16 ore al giorno, neoguelfismi, struggle for life non solo tra i pinguini, e poi il Medioevo kitsch, il polo nord in velocipede, il neogotico, i boulevards, i lieti calici!… 


Ritracimò il Genio del Cristianesimo, dai gesuiti al Sillabo, dai salesiani ai cappellani benedicenti i cannoni delle pur “inutili stragi”. -  Nacquero come funghi popoli, nazioni, classi, masse, “gente”! Per cui sermoni, comizi, e pedagogia a iosa per la Femmina Folla, il Grosso Animale dalle unghie merdose (sic D’Annunzio!)! - Etica etica etica: del lavoro, delle colonie, del matrimonio, della leva, della scuola, della razza, del gabinetto in casa! - Apoteosi delle banche, delle ferrovie, dei parlamenti, dei tamburini sardi, degli avvocati, dei giornalisti, dei medici, dei giudici!…  

  

Parvenu inesorabile, la Borghesia s’esaltò delle sue entrate in scena. Amò la grancassa, l’unisono delle trombe: fu tutt’un ta-ta-ta-taaaa! beethoveniano, tutt’un vespaio di precipiti Valchirie dalle orride trecce di stoppa, godenti a cavalcioni di apocalissi già “now”, già “vietnamite”! 

Non restò posto che per il lavoro, la guerra e il denaro: si uccise il tempo vuoto! Nel consenso generale, l’Occidente si riempì di sciocchi-tutti-d’un-pezzo bravi nel Do di petto dell’Io ho lavorato tutta la vita! – ‘Bravo scemo’, avrebbe detto tra sé già un signor contino qualunque, uno che non ebbe mai bisogno nella vita di dire “Io”…


Don Giovanni, da un Settecento già solo fantastico, sapeva bene che la sua voglia di sparpagliar sperma era un aereo bacio di dama rispetto al Cuore di Tenebra che le Patrie spargevano tra Congo e Australia. Eppure nessun inferno si spalancò sotto la catena di montaggio del massacro e della razzìa…

…a meno che Dio ragioni all’ingrosso, poiché è pur vero che tutto – locomotive, sinfonie fantastiche, Tour Eiffel, piroscafi, cotone, lampadine, tè, bordelli, schiavi, golfi mistici, marsine, favoriti, tubercolosi, abbecedari, traviate, bovary, case di bambola, forzedeldestino, tribunali, Bayreuth, libretti di risparmio, Mephisto-Waltz, filantropi, fantasmi, catene!… -  tutto correva a precipizio nel Maelström del Novecento dei Dracula! 

Quando venne il baratro, furon guerre e genocidi, e il suicidio dell’Europa stessa, fucina di tanto. Ma questa storia riguarda il seguito che ancora dura: il come, insomma, l’Ottocento, non pago d’essersi ottocentato, nel Secol Breve, s’innovecentò…  

                                                                                              Tuo, T.T.


Caro Tacito Tempo, 

Mi pare, dovendo essere crudele, che rischi di parlare di innovecentamento dell'Ottocento, più che di innottocentamento del Novecento, quando parli di inutili stragi (era la Grande guerra) e di Tour Eiffel. 

Per me l'ottocentamento puzza di santa alleanza e restaurazione cristiana, è l'avvento della forza vapore, come il novecentamento odora di elettricità e catena di montaggio.  

Nell'Ottocento le maggiori stragi sono esportate dall'uomo bianco nel terzo mondo, in europa dopo le guerre napoleoniche l'orrore si chiama comune di parigi, in America guerra civile, ma per il resto il potere si limita, come accenni giustamente, a demolire l'uomo nuovo - il proletario - nell'universo concentrazionario della fabbrica.

Però la Rivoluzione dell'ottantanove annuncia quelle del secolo successivo e quindi il '48 è una delle principali forme di ottocentamento. 

L'immagine è tratta da "Ventimila leghe sotto i mari" di J.Verne

La doppia morale nobiliare e l'arte del conversare settecentesche si ottocentano con l'avvento del quarto stato, nuovi linguaggi e nuove forme di arte popolare, mentre la morale - come l'inferno - vale per tutti, compresi i borghesi emergenti che tengono al decoro.

A spanne direi che il Settecento parla ancora il francese, l'Ottocento imperialista l'inglese, da Parigi ci spostiamo a Londra, poi verrà il secolo americano... 

Infine a proposito di malattie ho la sensazione che anche la sifilide faccia molto Ottocento rispetto ad altri morbi più mortiferi, il Settecento si sentiva molto meno sano e la considerava alla stregua di tutte le altre.

   Infine dei dubbi: la mongolfiera ti solleva nel Settecento o dopo, la scultura si fa notare nell'Ottocento un po' di più? Il senso del passato recente è figlio dell'Ottocento, mentre prima la storia puzzava solo di antico? 

   Si tratta di un bel gioco... 

A presto, 

El Cidcid

 

 


 

torna su