"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003



 

10. L'Amore e la bellezza

“La bellezza detronizzata dall’amore”, si intitola il XVII capitolo. 

L’amore è più forte della bellezza, poiché fa diventare bello tutto ciò che è dell’essere amato, anche la sua bruttezza. La bellezza è qualcosa di evidente, e infatti tende a finire al cinema sui giornali e in tivù: ma l’amore-passione se ne infischia della cosiddetta evidenza e se ne crea di sue proprie, invisibili agli altri. Tutto questo ci permette di notare un tratto dell’amore, visto che parliamo di Stendhal, oltre che demente, napoleonico (le due cose in alcuni istanti potrebbero aver coinciso): è reale ciò che vedo io, il resto non m’interessa. Punto e basta. 

  

Essendo per Stendhal la bellezza “una promessa di felicità”, l’amore corrisposto è già dentro ciò che la bellezza appena promette: il piacere. 

Piacere e felicità in Stendhal onestamente coincidono, e sui piaceri e la felicità non c’è niente da dire: “definire la felicità non serve, la conoscono tutti”. Anche se ognuno a suo modo, dato che è evidente che “quel che è bello per una persona è brutto per un’altra.” 

Al di là della babele dei gusti, resta il fatto che “una traccia di vaiolo” sul volto amato è un segno di bellezza impagabile, certezza di “unità di felicità” ben superiori a quelle offerte da qualunque altro viso, benché stupendo ai sensi della dermatologia e del gusto. 

Naturalmente anche questo riguarda la minoranza eletta dei veri innamorati: “Forse gli uomini incapaci di amore-passione sono quelli maggiormente sensibili alla bellezza: è questa comunque l’impressione più forte che possono ricevere da una donna.” 

  

Proust dirà più o meno lo stesso: di lasciare le donne solo belle agli “uomini privi di fantasia”.  

 La bellezza dell’essere amato è  qualcosa di non solamente carnale, ma di aereo e mentale. Una delle operazioni più micidiali dell’innamoramento è infatti quella di far convergere sull’essere amato - alfa e omega del mondo - l’intera enciclopedia della bellezza universale: “tutto ciò che al mondo è bello e sublime fa parte della bellezza della persona amata”. 

E’ una cosa questa che si sa naturalmente: anche se il proprio amore finisse deturpato da un incidente stradale, a meno di essere dei vermi schifosi, si continuerebbe a vedere nel suo volto le infinite bellezze visibili e invisibili della vita: “è così che l’amore e l’amore della bellezza si danno vita reciprocamente”.