Domanda:
“La Berlino anni Venti: cosa le suggerisce questo slogan abusato?”
Risposta proposta: “Questa etichetta
conviene perfettamente ad una certa atmosfera di liberazione dalla
guerra, di corruzione morale e di una nuova disperazione, e di mille
eccessi quotidiani, portati dalla svalutazione galoppante del marco.
Quando nessuno era sicuro di poter mangiare l’indomani un tozzo di
pane, ci si consolava con tutti i vizi e tutti gli accecamenti. Questa
lugubre atmosfera ha pure trascinato con sé uno strano rinnovamento
artistico”.
(A.
Bosquet, Marlene Dietrich. Un amore per telefono, il poligrafo
1992)