- Niente è chiaro alla mia età. Gli
alti e bassi… Ho dei rimorsi, e subito dopo sono furiosa. Il peggio
non è nel succedersi dei sentimenti estremi, ma nell’incapacità di
rivestirli con parole giuste.
- Lei diffida troppo, mi sembra.
- Non credo. Si fa tanto male a chi
si ama.
- Discuterne non le potrebbe essere
di sollievo?
- No. Ciò che è profondo resta
profondo.
- La sto stancando?
- Sono circondata da persone
talmente incapaci di stancarmi.
- Posso essere completamente
sincero?
- La supplico, Alain.
- Lei ce l’ha con Maria [la
figlia della Dietrich] perché è stata la testimone della sua
giovinezza spensierata e delle sue avventure. Maria non sceglie, lei,
tra ciò che conviene alla sua leggenda e ciò che nuoce ad essa. Lei
invece, Marlene, tutte le sue forze le impiega a lucidare e a
deformare la propria immagine.
- Sì è vero, ne sono cosciente.
- No, lei è un giocoliere geniale di
verità e controverità. E insieme, che onestà: che apparenza di onestà!
- Non domando niente a nessuno.
- Neppure a sua figlia. La chiama in
aiuto, a suo piacimento, e poi la ripudia come una sciagurata.
- Un’attrice recita sempre, anche
nella vita. Il suo modo di vedermi e di analizzarmi non è
necessariamente quello giusto. E poi, non voglio avere nessun debito
con i miei amici, e neppure con Maria.
- Ci si può chiedere se questo
atteggiamento non sia mostruoso.
(…)
- Bisogna prendermi come sono: una povera donna, molto vecchia e molto
insicura di se stessa, e sola fino a tremarne.
- Lei detesta di essere compianta e
coccolata. Se fosse più semplice con Maria…
- Semplice, semplice! Non è dato a
tutti di essere semplici. Io e semplice! Io e tutti!
- Bisogna lasciare agli altri la
soddisfazione di venirle in aiuto, se lo ritengono necessario.
- Lei mi piace per la sua mancanza
di moralismo…
- Allora, mi perdoni. Non ci
capiremo mai.
- Tanto meglio. La abbraccio. Guardi
la terza Rete questa sera. Danno un mio film che confondo con altri.
Darò solo un’occhiata al cast: tutti quei begli uomini che mi hanno
tenuto fra le braccia e sono morti!
(A.
Bosquet, Marlene Dietrich. Un amore per telefono, il poligrafo
1992)