“Entro
nello studio. Qui, vestito come un povero, in ciabatte, coi calzoni
allentatio e malchiusi, Degas s’aggira. Una porta spalancata lascia
vedere sino in fondo i luoghi più segreti.
Penso che quest’uomo fu
elegante, che i suoi modi, quando vuole, hanno una naturalissima
distinzione, che passava le serate nei camerini dell’Opera, che
frequentava il recinto del peso a Longchamp, che fu il più sensibile
osservatore della forma umana, il più crudele amatore delle linee e degli
atteggiamenti della donna, il conoscitore raffinato della bellezza dei più
fini cavalli, il disegnatore più intelligente, più riflessivo, più
esigente, più accanito del mondo... E fu inoltre l’uomo d’ingegno, il
commensale i cui motteggi riassumono, in un sovrano gesto d’abuso di
giustizia, alcune verità ben scelte, e uccidono.”
(P.
Valéry, Degas Danza Disegno)