Conrad
ha sessantacinque anni; è fuori della sua casa di Oswalds, dove vivrà
fino alla morte. Dietro si vede la finestra del suo studio. Da dieci
anni - e cioè dalla pubblicazione di "Destino"
- è un uomo famoso. Ma anche, come scrive in una lettera, "un
ragno disilluso". Martoriato dalla gotta, si lascia ossessionare
dai suoi malanni, sempre più continui e frequenti. Ipocondriaco
e irascibile, preferisce la compagnia confortevole e consolante
di giovani adoranti.