...il
successo commerciale per Conrad era dietro l’angolo: l’anno dopo,
il 1911, Conrad iniziò ad essere tradotto in francese e in tedesco;
nel 1912 un avvocato americano gli comprò tutti i manoscritti prenotando
allo stesso tempo quelli dei lavori futuri: un’altra piccola rendita
in cambio di niente. In realtà, l’affare lo fece l’americano, che
poté rivendere già dopo pochi anni i manoscritti a prezzi ben più
alti.
Soprattutto,
il 1913 sarebbe stato l’anno del successo di “Chance”,
il romanzo che resuscita Marlow, che vendette molto soprattutto
in America grazie a un lancio del suo editore di là, F. N. Doubleday,
perfetto: cinque ristampe in sole due settimane, e 1850 sterline
di anticipi sui diritti d’autore.
Il
romanzo seguente, “Vittoria”, uscito nel 1915, avrebbe venduto
11.000 copie nei primi tre giorni, con la seconda tiratura da apprestare
già dopo il primo giorno dell’uscita del romanzo; “La freccia
d’oro”, del 1919, avrebbe avuto subito una tiratura di 25.000
copie. Sempre nel 1919, il cinema avrebbe iniziato ad attingere
dal suo pozzo: il primo film fu prodotto dalla Paramount, ricavandolo
da “Vittoria”.