"Il Compagno segreto" - Lunario letterario Numero 15 giugno 20117
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n. 15 °*° Da Hitler a Casablanca via Hollywood °*° n. 15 cineasti ebrei in fuga dal nazismo
4. A che prezzo Hollywood?
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Può sempre essere che certi specchî deformati dal rancore e dalla pusillanimità a loro modo scrutino cose che occhî più sereni non sono più capaci di riconoscere: alla fine della guerra, proprio la gran parte dei tedeschi che obbedirono per tredici anni a Hitler volle vedere negli uomini e nelle donne di cinema che erano fuggiti a Hollywood (e che ora “pretendevano” di tornare a casa) proprio e solo l’oscenità di un’allegria, di una “fortuna”, che automaticamente avrebbe dovuto impedire loro di dire anche una sillaba su quanto solo la distruzione della Germania aveva fermato: gli ebrei e i (rarissimi) antinazisti non ebrei che tornavano in fin dei conti chi erano? Pur sempre “artisti” che, mentre i tedeschi morivano sul fronte russo e i bombardamenti polverizzavano le città, se la spassavano a “Hollywood”. (da: Francesco Carbone, I vecchi maestri, introduzione a Da Hitler a Casablanca (via Hollywood). Cineasti ebrei in fuga dal nazismo, Edizioni EUT, Trieste 2011)
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