"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 12, settembre2007                      

 

             n. 12 °*° William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto  °*° n. 12

 


 

1. Dio

 

 

 


 

RE - Sebbene ancora sia verde la memoria della morte del caro fratello Amleto... (Atto I, sc. 2)

 

«La Bibbia, il Book of Common Prayer e le Omelie che venivano inculcati nei bambini proprio nel periodo formativo della prima infanzia, dovettero alimentare profondamente l’immaginazione di Shakespeare. Un colto studioso della Bibbia [n.d.r.: è Richmond Noble, Shakespeare Biblical Knowledge, 1935] ha esaminato tutte le opere di Shakespeare, con l’eccezione di Pericle e dei componimenti poetici, e ha rintracciato citazioni e riferimenti a quarantadue libri della Bibbia: diciotto del Vecchio, diciotto del Nuovo testamento e sei dei Vangeli apocrifi. Non c’è frase dei primi tre capitoli della Genesi alla quale non venga fatta allusione nei drammi. I libri preferiti sono quelli di Giobbe e l’Ecclesiastico, ma è la storia di Caino che sembra aver fatto su Shakespeare un’impressione particolarmente profonda: vi fa riferimento per lo meno venticinque volte.»

 

(S. Schoenbaum, Shakespeare, Pordenone, 1979)

 


 

 torna a  

torna su