"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003


 


 

6. L'unica possibile

Stendhal, per comprendere come avvenga l’alchimia dell’innamoramento,  osserva,  scompone e classifica i diversi tempi che ne segnano lo sviluppo.

Alla fantasticheria sulla possibilità di essere corrisposto, che lui definisce “speranza”, segue l’innamoramento e quindi la “cristallizzazione”: così si individuano  dei diversi particolari che fanno di quella donna, l’unica possibile.  Come il  processo chimico fa depositare dei cristalli che si incastonano sui rami,  trasformandoli in gioielli  scintillanti, così l’idealizzazione dell’amante riveste l’amato di tenerezza, ammirazione, stupore.

Non è la bellezza oggettiva  a sedurre l’innamorato, ma ciò che gli appare bello e che rintraccia nell’altro. Si tratta di una percezione assolutamente personale, che ne valorizza anche gli inestetismi: “A sedurre l’uomo non è mai la bellezza naturale, ma la bellezza rituale. Perché questa è esoterica e iniziatica, mentre l’altra è solo espressiva”, scrive Baudrillard (“Della seduzione”, 1979) .

Per Freud (“Introduzione al narcisismo”, 1914), “…l’oggetto viene trattato alla stregua del proprio Io, che pertanto una quantità notevole di libido narcisistica deborda sull’oggetto”.  Si tratta quindi di una  proiezione, che porta a  scegliere e amare chi  possiede caratteristiche specifiche, le “perfezioni cui abbiamo mirato per il nostro Io”.

di M.M.M.