Questa
è una delle foto più spesso tagliate a metà della storia della
fotografia. Ne è stato replicato un’infinità di volte il lato
destro, con il Kafka giovin signore dall’occhio dolce e la bombetta
sulle ventitré, ma molto meno la foto intera: chi è quella bella
ragazza che con Franz carezza una cane venuto così mosso da sembrare un
fantasma? – Hansi Julie Szokoll: una “cameriera” (un’altra!),
informa laconico il sapientissimo Wagenbach nel suo Franz Kafka.
Immagini della sua vita (che ha per copertina il solito lato della
foto). Sempre Wagenbach, in Franz Kafka, biografia della giovinezza la
nomina appena in un elenco di allegre compagnie della vita serale
praghese.
Tutt’altro
atteggiamento da parte di Roberto Calasso, in K, che subito
riconosce Hansi per quello che appare subito: una donna
“incantevole” (e non ci dice che è una cameriera):
“Hansi
si presenta su un suo biglietto da visita come “Artistin” e
“Modistin”, due termini sufficientemente vaghi per non
escludere nulla. Secondo Brod, Kafka avrebbe detto di lei che “sul
suo corpo erano passati interi reggimenti di cavalleria”. Sempre
secondo Brod, Hansi avrebbe fatto soffrire Kafka, durante la loro
“liaison”. Di certo sappiamo questo: che posarono insieme per la
foto più bella che ci rimane di Kafka.”