"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003

"L'Amore" di Stendhal Da Henri Beyle a "Stendhal"

All'inizio, un testamento tradito


Ritratto di Stendhal al "physionotrace"

 

“Amico mio – mi disse – tu credi di essere un genio, mentre sei pieno di un insopportabile orgoglio perché sei bravo in matematica, ma tutto questo non significa niente. Nel mondo ci si fa strada solo con le donne. Tu sei brutto, ma la tua bruttezza non ti verrà mai rimproverata perché possiedi una fisionomia. Le tue amanti ti lasceranno, ma tu ricorda questo: nel momento in cui si viene lasciati, nulla è più facile che cadere nel ridicolo. Dopo di che, agli occhi delle altre donne, un uomo è buono solo per darlo in pasto ai cani. Nelle ventiquattr’ore successive all’abbandono, dichiarati a una donna; in mancanza di meglio, dichiarati a una cameriera”.

Detto questo mi baciò e io salii sulla diligenza per Lione. Magari mi fossi ricordato dei suggerimenti di quel gran tattico! Quanti successi mancati! Quante umiliazioni subite! Ma se fossi stato abile, proverei disgusto per le donne fino alla nausea, e di conseguenza per la musica e la pittura come i miei due contemporanei M. de La Rosière e M. Perrochin. Sono aridi, disgustati dal mondo, filosofi. Invece, per tutto quello che riguarda le donne, sono felice di essere ingenuo come a 25 anni.

Ragion per cui non mi farò mai saltare il cervello per il disgusto di tutto, per la nausea della vita. Nella carriera letteraria, vedo ancora un mucchio di cose da fare. Ho progetti di lavoro tali da occupare dieci vite.” 

(Stendhal, Ricordi d’egotismo

 

 

Due domande: 

Perché un successo per abilità seduttiva dovrebbe causare disgusto per le donne? 

E perché la “nausea” per le donne dovrebbe “di conseguenza” provocare disgusto per la musica e la pittura?

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