"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero4,  aprile  2003

  diari di lettura


 

 

Il "giallo" della prima tradizione italiana 

del "Don Giovanni" di Tirso de Molina

 

di Carlo Coppola 

  

Sono un lettore del compagno segreto e mi permetto di segnalare un ramo della tradizione donjuanea assai importante, la prima tradizione italiana del “Convitado de piedra” di Tirso de Molina in ambito italiano, che fu il modello per Goldoni e Moliere: Il convitato di pietra di Onofrio Giliberto da Solofra, da entrambi i due autori citato, che si oppone a quello di Giacinto Andrea Cicognini. L'opera del Giliberto sarebbe l'anello di congiunzione tra la tradizione Spagnola e la tradizione italiana, francese e le successive. Dico purtropposarebbe perché l'opera, stampata a Napoli da Novello de Bonis nel 1652, è sparita dopo gli anni '40 del XVIII secolo, nonostante le innumerevoli ristampe e la diffusione fino in Francia: l'apparato testimoniale è vastissimo.

Il motivo per cui vi segnalo questo caso, oltre che per la sua importanza nella tradizione del testo, è il carattere di giallo, le cui tracce portano per diverse ragioni da una parte verso la Germania dall'altra verso gli Stati Uniti.    

Cordiali saluti

 Carlo Coppola

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