"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4 aprile 2003

Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte & W. A. Mozart

*°*

Da Ponte librettista di Mozart

 

di Tommaso Dell'Era

 


 

Variante sul volto di Mozart. 6


6. Lo sgabello

 

I libretti. Se mai riuscissimo a liberarci dalla suggestione, a leggere un’aria, un duetto, senza che imperioso si sovrapponga il canto di Mozart, apprezzeremmo maggiormente la bellezza dei versi. Nella loro tensione alla musica, si sono liberati da ogni scoria, esaltando le tue doti: la felicità di una lingua che ha poche rivali nella produzione teatrale del 700 e dell’800.

 

Variante sul volto di Mozart. 7

Il Figaro. Doppiato abilmente il capo di Giuseppe II, come non era riuscito a Schikaneder, hai sfrondato Beaumarchais. Liberi da contingenti situazioni storiche, ogni uomo ogni donna, la sua lotta, il suo Amore; e Cherubino, l’Amore stesso, il farfallone che batte le lusinghe delle sue ali or su questo or su quello: e su di sé, vittima della propria malia.

Il Don Giovanni. Rubato dal deschetto di un «ciabattino drammatico» (ma un ciabattino che avrebbe avuto per insegna di bottega Il matrimonio segreto), l’hai rattoppato, lustrato: che calzasse a Wolfgang come a Cenerentola.

Così fan tutte. Spietato congegno, inventato e manovrato da te, in cui roteano frivole figurine, roteano fino a perdersi nel loro stesso vortice.

Tre opere di cui la Fortuna ha voluto te non indegno sgabello.

 


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