Racconti
di Kafka:
11.
Servire il diavolo
“Lo
scrivere è una dolce meravigliosa ricompensa, ma di che cosa? Durante
la notte con l’evidenza dell’insegnamento dimostrativo ai bambini mi
apparve chiaro che è la ricompensa per un servizio del diavolo. Questa
discesa alle potenze della tenebra, questo scatenamento di spiriti
legati per natura, i problematici amplessi e tutto quanto può avvenire
laggiù, di cui qua sopra non si sa nulla quando si scrivono racconti
alla luce del sole. Forse esiste anche qualche altro modo di scrivere,
ma io conosco soltanto questo; di notte quando la paura non mi lascia
dormire conosco soltanto questo. E il suo lato diabolico mi sembra molto
chiaro. E’ la vanità e la smania di godere che svolazzano
continuamente intorno alla proprio persona o anche intorno a
un’estranea (il moto si moltiplica poi, diventa un sistema solare
della vanità) e la gode.”
Lettera
a Max Brod,
5 luglio 1922.