"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numeri 12-13,  settembre 2008

 

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La Luna

 

 

Dante, Leonardo, Ariosto, Galilei...

 


 

Parev’ a me che nube ne coprisse

lucida, spessa, solida e pulita,

quasi adamante che lo sol ferisse.

 

Per entro sé l’etterna margarita

ne ricevette, com’acqua recepe

raggio di luce permanendo unita.

 

(Paradiso, Canto II, vv. 31-42)

 

Dante e Beatrice precipitano veloci come frecce fin dentro il corpo stesso della Luna, e lo attraversano questionando. Immersi in quel dentro di opale, discutono secondo scienza la natura della prima stella: la sua luce cangiante, il perché de «li segni bui / di questo corpo» (vv. 49-50).

Quale scienziato non amerebbe tanta simbiosi tra occhio matematico, cacciatore lucido di inferenze che si slanciano fino all’universale, e l’immersione intima, olistica, con la cosa che si sta conoscendo?

 

Il compagno segreto s’è innamorato di questa idea: un’esplorazione tra i libri che raccontano l’avventura dello sguardo umano sulla Luna, partendo proprio dal mirabile canto – il più difficile? – con cui Dante seleziona per l’ultima volta i pochi lettori sopravvissuti fino a quel punto della sua Commedia («O voi che siete in piccioletta barca… tornate a riveder li vostri liti»! vv. 1-4).

 

Vorremmo arrivare dove già siamo: nel tempo delle sonde e dei telescopi orbitanti, tra i nipotini di Jules Verne e di Kubrick, vorremmo soprattutto passare per Galileo: il più grande prosatore della letteratura italiana, mostrò Leopardi nella sua Crestomazia coraggiosissima, il filosofo scienziato che «abbassa l’idea dell’uomo e la sublima» (Zibaldone, I 84).

 

Tutto questo per un osanna all’osservazione e all’entusiasmo: all’attenzione innamorata del proprio oggetto.

Leggeremo operone e operette di ciò che canoni e convenzioni ci hanno insegnato a distinguere in «scienziati», «filosofi» e «poeti»; magari scoprendo - di fronte alla pagina offerta nuda e libera al lettore - che alla domanda scolastica se l’autore sia un fisico o un letterato, la migliore risposta potrebbe essere: indovina, merlo.

 

Per la primavera del 2008


 

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