"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 9, dicembre 2004                                         


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. 

Proviamo a segnalarne qualcuna

 

Cechov, Céline, Bulgakof, Benn: I medicamenta del dottor Scrittura 

 


 

 

20. Manzoni

 

 

 

 


Molti medici ancora, facendo eco alla voce del popolo (era, anche in questo caso, voce di Dio?), deridevan gli augùri sinistri, gli avvertimenti minacciosi de' pochi; e avevan pronti nomi di malattie comuni, per qualificare ogni caso di peste che fossero chiamati a curare; con qualunque sintomo, con qualunque segno fosse comparso. (A. MANZONI, I promessi sposi) 

Molto alla Semmelweis la storia terribile della peste a Milano nel 1630! – Ché anche i medici sparutissimi e abbandonati a se stessi che subito riconobbero la peste, furono non solo lasciati soli da colleghi di magniloquente paraculaggine – cultori di “studj unicamente rivolti alle parole ed ai delirj della immaginazione” (P. VERRI, Osservazioni sulla tortura), ma abbandonati dalle istituzioni al linciaggio della folla che sempre detesta le cattive notizie, soprattutto se vere.

Avesse letto, Céline avrebbe subito riconosciuto il caso ennesimo del “pericolo di voler troppo bene agli uomini” (F. CÉLINE, Il dottor Semmelweis): si sta dimostrando del resto un problema, da profilassi illuminista!, non da poco cercar di guarire l’uomo dal cancro: al momento difficile come far smettere cent’anni fa alla gente di sputare per terra. E anche qui, profetico, Céline scriveva: “Supponiamo che oggi, allo stesso modo, venga un altro innocente che si metta a guarire il cancro” (Ib.), abolendo il fumo e tagliando della metà i consumi dei popoli obesi, che farebbe un gran bene a tutto il Pianeta…

Ma così, a forza di parlare a quella strana sintesi, per di più tendente alla massa di intestino di moccio e cervello di menzogne (G. BENN, Doppia vita), si finisce col non credere più a niente di umano (“Je ne crois aux hommes”, F. CELINE, Lettera a Elie Faure, 1935 c.a), e infatti Manzoni crede solo a Dio.


torna su

 torna a