"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 7, marzo 2004


 

   Il cosmografo che rubava i sogni a Lucifero

di Alberto Toso Fei

 

Pubblichiamo, per gentile concessione dell'autore, uno dei racconti del volume "Leggende veneziane e storie di fantasmi", Editrice Elzeviro, Treviso 2002.  Sul libro, esiste anche un bel sito, visitabile a questo indirizzo: www.venetianlegends.it


Di Fra Mauro, del quale si sa che morì nel 1549 in tarda età, è noto come, nel Convento di San Michele in Isola, avesse una specie di laboratorio cartografico e l'aiuto di valenti collaboratori.

Da quel luogo sono usciti, oltre al mirabolante mappamondo, anche una carta cosmografica commissionatagli direttamente da re del Portogallo Alfonso V, e un'altra magnifica opera oggi conservata nella biblioteca apostolica vaticana. 

Tuttavia, di come potesse il religioso disegnare le sue carte senza aver mai viaggiato è ancor oggi una storia coperta dalle nebbie del mistero. La cronaca spiega come le tracciasse attraverso i sogni, e non tanto i suoi quanto quelli del diavolo.

Il frate aveva infatti la straordinaria facoltà di concentrare i sogni di Lucifero sopra l'isola proiettandoli poi sulle nuvole, quando il cielo era particolarmente nuvoloso.

Dalle creazioni del diavolo, si sa che spesso, nella storia del mondo, esse sono sfuggite al controllo del loro stesso creatore. E così è stato anche per i suoi sogni, che nel corso delle notti medievali hanno spesso imperversato nei cieli, spaventando i mortali e indicando le  vie del sabba a torme  di  streghe,  larve e lamie.   Fra Mauro aveva scoperto la maniera di imbrigliarli e di conoscere attraverso  di  essi  i  confini  di  mondi  a  quel    tempo  pressoché sconosciuti. 


I colori, le profondità, la precisione del tratto sgomentano ancora oggi. Ma altro non sono che il turbinio delle visioni del mondo di allora, che Lucifero sognando aveva liberato e che il frate cosmografo aveva imprigionato sulla carta, leggendone i contorni e le tonalità accese sulle nuvole nei momenti burrascosi che precedono ogni temporale. 

Oggi, a volte possono essere visti aleggiare in lontananza sopra il cimitero, nel corso dei fortunali più inquietanti, nelle notti d'estate.

 

*°* 

Quanto alle acque antistanti l'isola sinistra, nei giorni e nelle notti di nebbia novembrina, qttenti alle luci che galleggiano indistinte davanti ai vostri occhi. potrebbero essere quelle dei ceri che bruciano sulla bara galleggiante de...


 

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