"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 5, ottobre 2003

Interviste impossibili  di Giorgio Manganelli - Figure  

 

Esordio d'un bradipo

 

        

La pubblicazione, nel 1964, di Hilarotragoedia consegnò alla letteratura italiana un’opera matura: uno dei capolavori del nostro Novecento. L’invenzione del neoavernese, e il suo stupefacente dominio retorico, facevano presupporre un lungo tirocinio. Hilarotragoedia concludeva un “laboratorio” e inaugurava una carriera letteraria. E ben poco della preistoria di Manganelli, poteva dire la beckettiana e monomaniacale conferenza teatrale Iperipotesi: passata attraverso varie redazioni e presentata a Palermo nella prima riunione del Gruppo 63. Enzensberger manifestò la sua curiosità a Calvino. Che non poté fare altro che limitarsi a una presentazione di Manganelli: “E’ una delle personalità più interessanti e intelligenti che ci siano oggi in Italia: sia come scrittore che come critico che come “personaggio”…

(S. S: NIGRO, Scoperta di una vocazione, in Le foglie messaggere, a cura di V. Papetti, Editori Riuniti).

 torna su

         

 torna a