"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 5, ottobre 2003

Interviste impossibili  di Giorgio Manganelli - Figure  

 

Prima della letteratura

 

        

Maria Corti conobbe Manganelli nel 1947: l’anno prima si era sposato con la poetessa Fausta Chiaruttini. Avevano avuto subito la figlia Lietta. Insegnava inglese in un liceo femminile, la prima traduzione fu Fiducia di Henry James. Dal 1949 collaborò alla “Fiera Letteraria”, ed era innamorato di Alda Merini:

“Aveva una moglie e una bimba, ma già le prime bufere esistenziali lo avevano reso inquieto e solitario. In effetti egli stava vivendo in quegli anni l’Hilatragoedia che darà alle stampe tanto tempo dopo, nel 1964. il vistoso ossimoro del titolo connota la sua vicenda degli anni 1947-49, oscillante tra un amore assoluto, caparbio e il sospetto della follia incombente sulla giovane poetessa amata. Fu allora che scopersi, durante le visite sentimentali che mi faceva la strana coppia degna di un dramma antico, la complessità della natura di Manganelli, che affiancava a sublimi raptus intellettuali una profonda, rara e squisita umanità. Con essa egli cercava di salvare la ragazza, di affidarla in mani sicure, ma la paurosa immensità degli abissi della follia cominciava a dare i suoi segni esteriori. Un giorno egli scomparve in lambretta, diretto a Roma.”

(M. CORTI, Un  manierista in lambretta, “La Repubblica”, 29 maggio 1990).

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